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Scolpire il vuoto come quarta dimensione

Bruno Catalano lo scultore del vuoto

Sculture che trasmettono l’intensità e l’emozione di chi viaggia, lo sgomento di chi emigra ed il vuoto di chi lascia qualcosa creando un vuoto nella propria esistenza e in quella degli altri. Bruno Catalano lo scultore del vuoto

Bruno Catalano lo scultore del vuoto
Bruno Catalano lo scultore del vuoto

Bruno Catalano lo scultore del vuoto

Le interessanti sculture di Bruno Catalano, artista francese di adozione costretto ad emigrare dal Marocco, hanno la caratteristica di avere, oltre la tridimensionalità della scultura tradizionale, la quarta dimensione identificata nel vuoto che le caratterizza. Creando una plasticità che sembra essere solo attrattiva, ma che invece è intesa, proprio dall’autore, come uno spazio tangibile, quasi un contenitore di mancanze.

La serie di sculture più famose è intitolata I Viaggiatori – Le Voyageurs – e raffigurano persone in viaggio. Inteso sia come partenza sia come ritorno o semplicemente come passaggio da una situazione all’altra.

Bruno Catalano lo scultore del vuoto
Bruno Catalano lo scultore del vuoto

Si pongono alla vista come elementi spettacolari inserite di norma in contesti naturali o che comunque prediligono ampi spazi. Ed è proprio in questi ampi spazi che la sensazione di vuoto appare ancor più tangibile suggerendo interpretazioni personali.

Una prima serie di queste sculture è stata installata a Marsiglia nel 2013 in occasione dell’assegnazione alla città di Capitale della cultura.

Bruno Catalano il video dell’intervista

Fonte Ravagnan Gallery