Aggiornate l’Isee entro giugno per l’Assegno Unico Universale.
E, difatti, per i ritardatari c’è ancora la possibilità, come detto, entro e non oltre il 30 giugno per recuperare le somme non ancora percepite nella prima parte dell’anno relativamente ai figli fino ai 21 anni di età.
Coloro i quali ne hanno diritto in virtù di redditi bassi e che però non hanno ancora aggiornato i dati Isee da due mesi a questa parte, vale a dire da marzo, percepiscono il minimo della sovvenzione che è pari a 57 euro anche se dovrebbero avere una cifra maggiore.
Aggiornate l’Isee entro giugno per l’Assegno Unico
Ecco come aggiornare al propria posizione e percepire il dovuto
Più l’indicatore è basso è più percepirai
Per coloro i quali invieranno all’Inps il nuovo indicatore (con i dati che si riferiscono all’anno precedente) per il 30 giugno poi il mese a seguire avranno l’importo a cui hanno diritto.
Non solo avranno anche l’ammontare relativo a quanto è di loro spettanza per i mesi da marzo a quando si sono regolarizzati.
Per i ritardatari cronici (ossia chi si muoverà dopo il 30 giugno), invece, non ci sarà speranza e perderanno gli arretrati.
Come funziona la procedura?
La procedura non è molto complicata.
Per aggiornare il proprio Isee basta andare in un Caaf, ma è anche possibile farlo in maniera totalmente autonoma collegandosi al sito dell’Inps (https://www.inps.it/) con Spid, Cie o Cns e compilare la dichiarazione Sostitutiva Unica.
Cosa è la Dichiarazione Sostitutiva Unica?
E’ il documento che contiene tutte quante le informazioni sia di carattere anagrafico sia di carattere patrimoniale del richiedente.
Quanto si percepisce?
Con un Isee pari o inferiore a 17 mila euro si avrà un assegno di 199 euro al mese
Dai 45.347 euro in poi si avrà un assegno di 57 euro.
Per maggiori informazioni clicca qui https://www.corriere.it
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