Autovelox si cambia perchè adesso i Comuni avranno l’obbligo di dimostrare al Prefetto che tali dispositivi sono utilizzati per far calare il numero degli incidenti sulla strada dove sono posizionati.
Autovelox si cambia
E’ stato approvato un Decreto relativamente agli autovelox. Ecco cosa sapere!
Cosa prevede il nuovo Decreto?
Questo Decreto prevede la distanza di almeno un chilometro fuori dai centri abitati tra il segnale che impone il limite di velocità e il dispositivo.
Altresì sarà il Prefetto a decidere il posizionamento degli autovelox anche di quelli mobili.
Gli autovelox mobili, tanto per intenderci, sono quelli montati su treppiedi e con presente le forze dell’ordine ai bordi della strada.
Per avere l’assenso del Prefetto i Comuni, come detto, devono dimostrare al Prefetto la necessità di posizionare l’autovelox.
Cosa devono fare i Comuni per avere l’ok del Prefetto per posizionare gli autovelox?
I Comuni devono fare un’analisi accurata del numero, della tipologia e delle cause per cui c’è necessità di mettere l’autovelox.
Anzi, per meglio dire, i dispositivi potranno essere messi in zone ad elevato rischio di incidenti.
Documentata impossibilità o, comunque, difficoltà a fare la contestazione immediata.
Ma anche dove il limite di velocità individuato non sia inferiore di oltre 20 chilometri all’ora in riferimento a quello massimo generalizzato salvo deroghe.
Autovelox si cambia perché tutto questo? E da quando sarà operativo il nuovo decreto?
Perché, spiega con una nota il Ministero delle Infrastrutture, l’obiettivo è quello di avere un utilizzo uniforme a esigenze di sicurezza della circolazione.
Così come prevenire gli incidenti.
Sempre la nota precisa che sulle strade extraurbane principali dove c’è un limite di 110 chilometri all’ora l’autovelox potrà essere usato solo se il limite mdi velocità è fissato ad almeno 90 chilometri all’ora.
Tuttavia tale decreto non è attivo immediatamente dato che dà ai Comuni un periodo di dodici mesi per adeguarsi alle nuove normative.
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Foto di copertina Foto di Andreas -: www.pexels.com