Un espresso a 2 euro, non ci siamo ancora però manca poco in quanto i costi di materia prima e del lavoro continuano ad aumentare.
Il caffè per noi italiani è una vera e propria passione e senza, almeno io, non riesco nemmeno ad ingranare alla mattina e non credo di essere l’unica a pensarla in questo modo.
Non ci credi? Ecco qualche dato!
In Italia si bevono 95 milioni di tazze di caffè all’anno (il dato è riferito al 2023).
Un espresso a 2 euro?
Sono ormai un paio di anni che si sta parlando di un aumento drastico del prezzo della tazzina di caffè al bar però ad ora non ci siamo ancora arrivati seppur nei centri storici e nelle località di turismo un espresso può arrivare a costare fino a 1,5 euro non servito.
Tuttavia nella più parte dei bar il caffè al bar costa tra 1 euro e 1,20 ossia il medesimo prezzo del 2020.
Ed è una cosa positiva se si considera che i costi per gli esercenti sono aumentati in 4 anni fino al 20%.
Sono aumentati i costi della materia prima, dell’energia, e del costo del lavoro.
Il Contratto Nazionale del Turismo e della Ristorazione è stato rinnovato influirà sul costo del caffè?
Il rinnovo e la conseguente firma lo scorso luglio del Contratto Nazionale del Turismo e della Ristorazione ha comportato, ovviamente, un aumento in busta paga per i dipendenti di questa categoria.
Faccio un esempio per meglio chiarire il concetto.
200 euro per i dipendenti inquadrati nel IV livello.
Guardando in questa ottica le cose vorrebbe dire che il rischio di un aumento del costo di un espresso è sempre più concreto.
In ogni modo, almeno per l’immediato, noi clienti possiamo continuare a dormire sonni tranquilli dato che la scelta di dove andare a bere il caffè “a buon prezzo” è ancora ampia perciò godiamocela fino a quando possiamo!
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Foto di copertina Foto di Muhammad Fawdy: www.pexels.com