Italia, cresce allarme sicurezza nelle città e lo confermano i dati pubblicati dal Ministero dell’Interno: la maglia nera va a Milano con 7.100 denunce seguita da Roma e Firenze.
Italia, cresce allarme sicurezza nelle città
I dati forniti dal Ministero dell’Interno evidenziano un’Italia con valori contrastanti. In che senso? Mi spiego meglio perciò continua a leggere qui per saperne di più!
Qualche dato
Facendo un raffronto con il 2023 si evince che i reati sono calati del 17 per cento se si fa un confronto con dieci anni orsono. Facendo un confronto, invece, con il 2022 però si vede chiaramente un aumento del 3,8 per cento per un totale pari a 2,34 milioni di denunce.
Quali reati sono in aumento?
I reati in aumento sono i crimini violenti come, ad esempio, le rapine ( +9,5 sul 2022) e le percosse (+3,1) sono aumentate anche rispetto al 2024.
Sono in crescita anche gli omicidi volontari, 341, rispetto ai 325 del 2022 e le denunce per furto, specialmente nelle case, (+ 10,4 per cento e +3,6 per cento nei primi 6 mesi del 2024) tuttavia sono numeri meno alti se si prende in considerazione il periodo precedente al Covid.
Quali sono i capoluoghi di provincia meno sicuri? Milano è al primo posto, a seguire Roma e Firenze!
Sempre prendendo in considerazione i dati rilasciati dal Viminale veniamo a sapere quale è il grado di sicurezza nelle varie città.
Il primo posto spetta a Milano con 7.100 denunce ogni 100 mila abitanti.
Milano risulta essere la prima per furti denunciati, la seconda per le rapine, la terza per violenze sessuali e la quinta relativamente ai reati collegati con gli stupefacenti.
Il secondo posto spetta a Roma ed è seconda anche per numero di furti, sono aumentati del 17 per cento.
Al terzo posto troviamo Firenze con un totale di 6.053 ed ha un primato per via delle rapine che sono cresciute del 56 per cento in 12 mesi.
E quelle più sicure?
Sul podio delle città più sicure troviamo Oristano con i suoi, soli (si fa per dire) 1.510 reati ogni 100 mila abitanti.
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Foto di copertina Foto di Elina Volkova: www.pexels.com/