Migranti spediti indietro a 85 mila euro cadauno.
Si spende tanto per riportare in Albania 24 profughi in quanto, tra le altre cose, bisogna pagare gli alloggi e le diarie ai nostri agenti.
Migranti spediti indietro a 85 mila euro cadauno
Riportare un migrante, secondo le Organizzazioni Non Governative e le Opposizioni del Governo, nei centri di detenzione temporanei che ci sono in Albania e che sono stati allestiti dal Governo Meloni a bordo della nave militare Libra costa tra i 20 mila e i 46 mila euro.
E la cifra lievita a 85 mila euro se si calcola anche il vitto, l’alloggio e le diarie degli agenti che li accompagnano.
L’Esposto dell’Opposizione circa questi costi
Il Movimento Cinque Stelle e Italia Viva hanno fatto un esposto per capire se ci sia stato oppure no uno spreco di soldi pubblici.
Cosa si vuole analizzare?
Nello specifico si vuole analizzare due centri in Albania e il relativo viaggio di 24 migranti che a metà dello scorso ottobre sono stati portati in Albania così da avviare le procedure relativo al rimpatrio e rimandati in Italia in seguito alla sentenza della Corte di Giustizia Europea che non aveva ritenuto come corretto il provvedimento del nostro Governo.
Cosa ha acceso la miccia?
A infiammare la miccia è stata la questione sui costi dell’operazione Albania e, nello specifico, l’ultima spedizione della nostra nave militare, Libra, che aveva a bordo solo 8 detenuti sul tragitto dal Nord della Libia fino al centro di detenzione.
Cosa dice, invece, il Governo?
Il Governo, per bocca del Ministero dell’Interno Matteo Piantedosi, ha affermato in maniera perentoria che il prezzo veritiero della nave Libra è di 8.400 euro.
Tale costo giornaliero è palesemente inferiore a quello che veniva sostenuto con operazioni come, ad esempio, Mare Nostrum i cui oneri erano 300 mila euro al giorno.
Chi avrà ragione? La guerra dei numeri è solo all’inizio!
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Foto di copertina Foto di Tarikul Raana: www.pexels.com