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Alberto Manzi una piccola biografia

Alberto Manzi nato poco più di 100 anni fa (nda 3 novembre 1924) e fu grazie a lui se nei primi anni del boom economico tanti italiani impararono a leggere, scrivere e far di conto.

Diventato famoso con il suo programma ” Non è mai troppo tardi” andato in onda dal 1960 al 1968 e che ha permesso a, circa, un milione e 500 mila italiani, età media 50 anni, di avere il diploma di scuola elementare.

Per questo motivo è diventato “il Maestro” per antonomasia.

Tuttavia lui è stato, davvero, tanto altro come, ad esempio, scrittore, biologo, filosofo, pedagogista e sindaco.

Alberto Manzi una piccola biografia

Gli anni giovanili

In gioventù il suo sogno era quello di diventare un capitano di lungo corso che viaggiava per i mari.

Il padre di Alberto era traviere, i soldi in famiglia era pochi, e l’unica scuola completamente gratuita era l’istituto magistrale.

Per questo motivo e, senza che in casa lo sapessero, grazie al suo lavoro come in commesso in farmacia che potè frequentare sia le magistrali sia la scuola nautica.

Arriva la Seconda Guerra Mondiale

Alberto Manzi era un antifascista convinto tanto è vero che dopo l’armistizio del 1943 quando ci fu la chiamata alle armi riuscì a non arruolarsi, ma divenne marinaio volontario nelle forze di liberazione.

La Guerra è finita e Alberto Manzi inizia a fare l’educatore

Una volta finita la Guerra inizia a fare l’educatore presso un carcere minorile di Roma.

Questo incarico era stato sottoposto ad altri 4 docenti che però avevano lasciato!

Il motivo?

La classe era composta da una novantina di giovani con un’età tra i 9 e i 17 anni.

I giovani non avevano né banchi, né libri.

Tuttavia Alberto Manzi riuscirà a conquistarli a tal punto che furono proprio loro a pubblicare il primo giornale “La Tradotta” dietro le sbarre.

La sua seconda esperienza come docente è alla scuola elementare Fratelli Bandiera di Roma che fu una scuola, per così dire, più classica.

Non spetterà mai di insegnare seppur sotto diverse sfaccettature.

Alberto Manzi non solo l’insegnamento

Alberto Manzi era davvero pieno di interessi e passioni.

Prese diverse lauree, scrisse sia tanti libri per i bambini sia svariati testi scolastici e collaborò anche a “Il Vittorioso” rivista per ragazzi.

Insegnò anche a leggere agli Indios e tutto nacque grazie al fatto che era anche biologo e studioso naturalista e per questo, nel 1955, l’Università di Ginevra per svolgere degli studi e, da cosa nasce cosa, come, per l’appunto, l’idea di insegnare a leggere, scrivere e far di conto a queste popolazioni indigene.

Arriva la Rai

Siamo al 1960 quando la Rai cerca un maestro che possa insegnare agli italiani ancora analfabeti (e allora ve ne erano parecchi) l’abc.

Alberto, 36 anni, vinse il provino e fu così che diventò autore e conduttore de “Non è mai troppo tardi” che andava in onda sull’unico canale Rai, il primo, ogni giorno, eccetto la domenica, alle ore 19 e fu così fino al 1968.

Come mai proprio alle ore 19?

Perchè a quell’ora la più parte delle persone aveva finito di lavorare ed aveva, quindi, la possibilità di ritrovarsi davanti alla tv.

Allora, facilmente, non tutti avevano la televisione in casa perciò, magari, facilmente ci si riuniva in un bar.

Gli ultimi anni

Nel 1987 si separa dalla prima moglie, Ida, da cui aveva avuto 4 figli e va a vivere a Pitigliano, provincia di Grosseto, dove stava la sua seconda compagna, Sonia, da cui avrà, nel 1989, un’altra figlia.

Del paese toscano diventerà anche sindaco senza, come detto, mai abbandonare l’insegnamento.

Insegno, ad esempio, sia ai bambini di Chernobyl in visita a Pitigliano e agli extracomunitari.

Muore il 4 dicembre 1997.

Una curiosità su Alberto Manzi

Di Manzi, tra le tante cose, ricordo che nel 1981 fu sospeso dall’insegamento per 3 mesi poichè si era rifiutato di dare un giudizio in pagella ed aveva optato con ” Fa quel che può, quel che non può non fa” con un timbro.

L’ispettore fece presente che il timbro non sembrava il caso e lui lo scrisse a mano però questo non cambio il parere dell’ispettore e la sospensione arrivò in ogni modo.

Per maggiori informazioni clicca qui https://www.centroalbertomanzi.it/alberto-manzi-verso-il-centenario/

Foto di copertina By Unknown author – 30 anni di televisione in Italia, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=69127333