Dare del “figlio di…”non è reato? Morgan-Bugo insegna!
Ma attenzione in quanto ci sono diverse “postille” a cui fare intenzione per riuscire, per così dire, nell’impresa!
Parole come, ad esempio, “mentecatto” oppure “stupratore di note” che sono state dette da Morgan a Bugo a Sanremo del 2020 finiscono con un’assoluzione!
Come è potuto succedere? In quanto sono state detto in privato, ma anche perchè sono considerate come un ragionamento critico.
Dare del “figlio di …” non è reato? Morgan-Bugo insegna!
Chi usa epiteti offensivi in presenza del diretto interessato non compie alcun reato in quanto l’ingiuria, in questo caso, è stata penalizzata.
Se, invece, si usano in sua assenza, ma con due persone presenti si compie il reato di diffamazione che è maggiormente grave tanto è maggiore la platea presente nel momento dell’esternazione.
Dare del “figlio di…” non è reato? Quando non è punibile?
Non è punibile se quelle espressioni sono all’interno di un ragionamento critico e se sono “gratis” in quanto sono giustificate dall’opinione e dal contesto sia ambientale sia temporale in cui sono usate e in modo particolare se i due sono persone famose.
Altre attenuanti
Altresì la loro valutazione deve essere fatta tenendo conto del momento storico che comporta, per lo più, la sempre maggiore desensibilizzazione del modo di esprimersi con il contestuale uso a livello esponenziale di espressioni “forti”.
I motivi della non punibilità
Si conclude, quindi, che la persona che aggredisce in questo modo la reputazione altrui non commette un reato qualora gli epiteti offensivi siano motivati poichè è considerato giudizio negativo sì però critico e in modo particolare se con tali parole non si intende aggredire sul piano personale
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