La questione è semplice, ma neanche tanto. Cosa si intende oggi per intelligenza artificiale e cosa essa è realmente.
A partire dagli anni 50 l’obiettivo dell’intelligenza artificiale era quello di ricreare gli schemi tipici della mente umana e portarli dentro ad una macchina che fosse in grado di riprodurla e di riprodurne i comportamenti; l’attuale accezione delle più recenti tecnologie di questo ambiente sono orientate a modelli di tipo predittivo modellate su enormi quantità di dati che “addestrano” l’intelligenza artificiale a rispondere nella maniera giudicata “più probabile” secondo le indicazioni/domande che l’utente fornisce.
Due modelli diversi ma entrambi percorribili.
Le più recenti tecnologie hanno quindi bisogno di essere addestrate per poter rispondere a argomentazioni diverse che vengono poste. Già da ora sono molto sviluppate e l’idea è che la loro capacità di risposta potrebbe avere una crescita esponenziale visto il mondo interconnesso nel quale stiamo vivendo con quantità di dati enormi e di non difficile consultazione.
Sono di recente pubblicazione le affermazioni che il CEO di Open AI (azienda ha realizzato Chat GPT) che riporta la sua “preoccupazione” sulle risposte che la chatbot può fornire ad alcune domande poste.
Tangenti mentali artificiali
Queste vere e proprie tangenti “mentali” non sempre sono corrette e può accadere che possano mistificare la realtà e quindi diventare fonte di disinformazione, specialmente se le domande le richieste fanno riferimento a fatti non realmente successi oppure a persone non realmente esistite o omonime di altre.
In pratica l’intelligenza risponde basandosi su istruzioni ricevute che la instradano su di un percorso che si trova al di fuori della realtà.
Come la Cina ha (già) invaso Taiwan
Come recentemente riportato in un articolo del portale Tiscali nella sua sezione dedicata all’innovazione dove, alla richiesta di generare un articolo giornalistico che chiedeva di descrivere come la Cina avesse invaso Taiwan, L’AI ha risposto in modo ineccepibile giornalisticamente ma completamente al di fuori della realtà in quanto il fatto non era accaduto.
Stiamo infatti parlando di una vera “Allucinazione Artificiale” dove un fatto non realmente accaduto, ma di importanza mondiale, è stato trattato come una sequenza di informazioni attinte secondo una serie di algoritmi ma completamente al di fuori della realtà.
Riferimenti Tiscali.it
Immagini: OPEN AI composizione