Le energie rinnovabili stanno conquistando un ruolo centrale nel percorso verso un futuro più sostenibile. Spinte dalla necessità di ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, queste tecnologie stanno cambiando l’approccio energetico di paesi e industrie.
Energia rinnovabile dal mare – Come precedentemente scritto in un nostro articolo, tra le diverse fonti rinnovabili, il mare è oggi al centro dell’attenzione grazie a un’innovazione promettente: l’OTEC (Ocean Thermal Energy Conversion), un sistema che sfrutta la differenza di temperatura tra acque oceaniche superficiali e profonde per generare energia continua e sostenibile. La Spagna, in particolare, si sta impegnando nello sviluppo e nell’implementazione di questa tecnologia, rivelandosi pioniera della transizione energetica.
La sfida delle energie rinnovabili
L’adozione delle energie rinnovabili è alimentata sia da motivazioni ambientali sia economiche. L’energia pulita, prodotta senza emissioni di gas serra, promette di ridurre l’impatto climatico e di garantire una maggiore sicurezza energetica. Tuttavia, la strada per una diffusione su larga scala non è priva di ostacoli: le energie rinnovabili, come solare ed eolico, richiedono infrastrutture e costi elevati, e sono influenzate da condizioni meteo spesso imprevedibili.
L’importanza dell’innovazione tecnologica
L’innovazione tecnologica gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo di soluzioni energetiche sempre più efficienti e accessibili. Le nuove turbine eoliche, le celle solari di ultima generazione e le tecnologie che sfruttano le correnti marine sono solo alcune delle recenti applicazioni che consentono di massimizzare la produzione di energia pulita. Tra queste, l’energia termica oceanica, meno nota ma altrettanto rivoluzionaria, offre un potenziale inesplorato, specialmente nei paesi con accesso diretto a grandi risorse marine.
L’energia termica oceanica: come funziona l’OTEC
L’OTEC è un sistema che sfrutta il gradiente termico naturale presente negli oceani, utilizzando l’acqua di superficie più calda per riscaldare un fluido con basso punto di ebollizione e trasformarlo in vapore. Questo vapore aziona una turbina collegata a un generatore che produce elettricità. L’acqua fredda, aspirata dalle profondità oceaniche, raffredda poi il vapore trasformandolo nuovamente in liquido, permettendo al ciclo di ricominciare.
Il cuore dell’OTEC è rappresentato da una chiatta galleggiante dotata di tubi, pompe e scambiatori di calore. L’acqua calda viene estratta dalla superficie del mare, mentre l’acqua fredda è raccolta a circa un chilometro di profondità. Questo processo genera energia senza emissioni, permettendo di ottenere anche acqua potabile, riducendo il bisogno di dissalazione tradizionale, che consuma elevate quantità di energia.
Spagna: un pioniere nell’energia marina
Grazie a una combinazione di risorse naturali e politiche innovative, la Spagna si distingue nel panorama delle energie rinnovabili. Il paese ha avviato un ambizioso programma di sperimentazione di OTEC presso le Isole Canarie, un arcipelago dalle condizioni climatiche ideali per testare la tecnologia. L’obiettivo è quello di diversificare il mix energetico spagnolo riducendo progressivamente l’utilizzo di combustibili fossili e migliorando la resilienza energetica del paese.
Il primo test su scala reale: il prototipo alle Isole Canarie
La chiatta galleggiante sarà messa alla prova nell’Oceano Atlantico, esposta alle condizioni naturali per un anno intero. Il prototipo in scala 1:5 verrà assemblato a Gran Canaria e testato a partire dai prossimi mesi. Questo progetto, finanziato con 3,5 milioni di euro dall’Unione Europea, rappresenta un’importante fase di sperimentazione per dimostrare la capacità dell’OTEC di generare energia in modo continuo e stabile anche in condizioni difficili.
L’implementazione di questo sistema nelle Isole Canarie mira a garantire una fornitura energetica ininterrotta, superando i frequenti blackout provocati da eventi climatici estremi. In caso di condizioni meteo proibitive, la piattaforma OTEC è progettata per spostarsi in un porto sicuro, riducendo così i rischi di danni e permettendo una rapida riconnessione al ritorno della stabilità.
Un’energia senza limiti dal mare
La tecnologia OTEC affonda le radici nel XIX secolo, quando Jacques Arsène d’Arsonval concepì l’idea nel 1881. Il suo discepolo Georges Claude costruì il primo impianto funzionante a Cuba nel 1930, ma è solo recentemente che l’OTEC ha visto una rinascita grazie ai progressi tecnologici. La capacità di produrre energia costante e pulita rende questa tecnologia particolarmente adatta per le isole e le zone costiere, dove la disponibilità di spazio e di infrastrutture tradizionali è spesso limitata.
Oltre alla produzione di elettricità, OTEC può fornire acqua potabile, supportando l’approvvigionamento idrico in aree soggette a siccità. Questo dispositivo innovativo potrebbe contribuire a risolvere le criticità legate all’accesso all’acqua e all’energia in contesti remoti, dove le risorse scarseggiano e il rischio di interruzioni è elevato.
Un esempio di transizione energetica sostenibile
Il progetto OTEC alle Isole Canarie rappresenta un esempio concreto di come l’innovazione possa contribuire alla sostenibilità. La Spagna sta dimostrando di poter fare da apripista in un settore strategico, promuovendo una transizione energetica basata su risorse locali e a basso impatto ambientale. L’energia termica oceanica, con il suo potenziale di garantire approvvigionamento stabile e pulito, si propone non solo come una soluzione tecnologica, ma anche come un modello di sviluppo economico e ambientale per il futuro.
Espansione e prospettive future
L’adozione di tecnologie come l’OTEC nelle Isole Canarie potrebbe segnare un punto di svolta per l’intero settore energetico europeo. La crescente domanda di soluzioni pulite e l’interesse internazionale per l’energia termica oceanica potrebbero aprire la strada a investimenti e partnership che permetteranno alla Spagna di consolidare la propria posizione di leader in campo energetico. Questo esperimento potrebbe estendersi ad altre regioni e isole, replicando il modello di OTEC in contesti simili e adattandolo alle esigenze locali.
L’energia rinnovabile rappresenta la chiave per affrontare le sfide future. L’implementazione dell’OTEC è solo uno dei passi verso una maggiore autonomia energetica e sostenibilità ambientale, dimostrando che il mare può essere una risorsa inesauribile.
Fonte: Plotec
Social Context: Il VIdeo di questo nuovo dispositivo galleggiante che genera energia in modo illimitato. Dal mare un pozzo infinito di kW e acqua potabile