Europa obbliga riparazione tecnologia
Il Parlamento Europeo ha approvato le nuove norme relativamente alla riparazione di apparecchiature tecnologiche.
Questa normativa si riferisce a qualsiasi prodotto in commercio e in modo particolare a televisori, smartphone, lavatrici e tutte quelle apparecchiature elettroniche di consumo che sono particolarmente inquinanti.
Europa obbliga riparazione tecnologia
Quali sono le novità più interessanti?
Andiamo a scoprirle assieme!
In garanzia
Se si rompe un articolo in garanzia si può decidere se ripararlo oppure cambiarlo estendendo la garanzia di altri 12 mesi.
Il prezzo della riparazione dovrà essere ragionevole
Il prezzo della riparazione dovrà essere alla “portata di una tasca media” vale a dire che dovrà essere ragionevole e non esorbitante.
E lo stesso dovrà essere anche per i pezzi di ricambio e in modo particolare dovranno essere usufruibili anche a riparatori terzi
Non si potrà rifiutare un intervento
Le aziende atte alla riparazione dei prodotti tecnologici non dovranno rifiutarsi di fare una riparazione motivando la risposta con: ” Altri ci hanno già messo le mani sul prodotto” nè tanto meno potranno impedire ad altri riparatori di usare dei pezzi di seconda mano o delle stampanti in 3D.
La tempistica per la riparazione
La tempistica per la riparazione non dovrà essere superiore ai 30 giorni e vi dovranno dare un dispositivo in sostituzione.
Ogni prodotto dovrà avere le istruzioni che spieghino come comportarsi in caso di un guasto e l’elenco dei pezzi necessari.
Cosa dovrà fare ogni singolo Stato dell’Unione Europea?
Ogni singolo Stato dell’Unione Europea dovrà predisporre una piattaforma on line dove si dovrà indicare l’elenco dei centri di riparazione più vicini, ma anche i rivenditori di prodotti ricondizionati.
Ogni Stato membro è obbligato a recepire tale direttiva entro 2 anni dall’approvazione del Consiglio dell’Unione Europea.
Come mai l’Europa obbliga alla riparazione tecnologia?
L’Unione Europea si sta muovendo in questa direzione anche per promuovere la sostenibilità e ridurre i rifiuti.
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Foto di copertina Pexel.com