Con i suoi 652 Km il fiume Po è il più lungo di tutta Italia, con un bacino igrografico di 71.000 Km quadrati attraversa tutta la pianura padana partendo delle sue fonti in Piemonte sul Monviso per arrivare al suo delta nell’Adriatico settentrionale.
Le origini
Già noto fin dall’antica Grecia con il nome di Eridanós per poi passare nel periodo latino come Padus (Padano) e con le successive contrazioni Padus > Pàus > Pàu > Po’ che lo portarono all’attuale nome.
È ormai da un paio di anni che la crisi idrica sta riducendo l’alveo e la portata di questo importante fiume che con le sue acque alimenta tutta la pianura.
La siccità del Fiume PO
I danni provocati da questa siccità perdurante stanno mettendo in crisi diversi settori economici; primo fra tutti il comparto agricolo che risente delle difficoltà d approvvigionamento idrico per tutto il corso del fiume.
Nel 2023 si sta ripetendo la situazione venutasi a creare lo scorso anno e per questo ancora più incisiva.
La mancanza di acqua nei grandi laghi (Maggiore – Garda) contribuisce a penalizzare ulteriormente questa situazione e, risalendo la catena, anche l’estrema scarsità delle precipitazioni nevose “asseta” tutta la filiera dell’acqua. Principalmente si tratta quindi di una enorme mancanza di precipitazioni che stanno prosciugando le riserve.
Un nulla di fatto
Durante il 2022 si è discusso di come arginare questa perdurante situazione studiano sistemi (quali invasi o serbatoi naturali c) che permettessero di non sprecare la linfa vitale che disseta la pianura, ma poco è stato fatto.
Servirebbero interventi strutturali per il contenimento delle acque per andare a fronteggiare questi peridi di siccità.
Video: Provincia di Pavia Ponte della becca
Quali sono le previsioni per la siccità del fiume PO
Anche le previsioni a medio termine sulle precipitazioni non confortano, infatti non sono pal momento previsti all’orizzonte particolari condizioni climatiche che possano alleviare questa scarsità di acqua.
Gli esperti prevedono quindi una estate di estrema difficoltà per le risorse idriche, dopo l’estate torrida del 2022 prepariamoci a patire una nuova stagione di disagi.
Concludiamo con un auspicio, che il clima e le temperature, come ci hanno sempre sorpreso, contraddicano queste previsioni portandoci ristoro, mai perdere la speranza.
Link: scihub.copernicus