Andare sotto corte marziale per vedere Netflix – Il mondo moderno è fortemente dipendente dalla connessione a Internet, e questa esigenza non scompare neanche nelle situazioni più critiche.
Corte Marziale per una WI-FI – Lo dimostra un curioso episodio avvenuto nel 2023, quando un gruppo di membri dell’equipaggio della nave da combattimento litoranea USS Manchester, stanco delle limitazioni imposte dalla Marina all’accesso alla rete, ha deciso di prendere iniziative non autorizzate per migliorare la propria situazione. Questi marinai hanno nascosto una parabola Starlink a bordo e creato una rete Wi-Fi segreta chiamata “STINKY” (Puzzolente).
Soluzioni creative, ma non autorizzate
Le rigide regole della sicurezza informatica sono un punto fermo per le operazioni governative e militari. In molti ambienti governativi, specialmente quelli sensibili come le navi militari, l’accesso a Internet è pesantemente regolato per prevenire spionaggio, hackeraggio e fughe di informazioni. Tuttavia, come spesso accade, quando le restrizioni diventano troppo pesanti, qualcuno cerca di aggirarle.
Nel caso della USS Manchester, tutto ebbe inizio all’inizio del 2023, quando il Command Senior Chief Grisel Marrero, comandante arruolato sulla nave, guidò un piano per acquistare una parabola Starlink al costo di 2.800 dollari. L’obiettivo? Installare segretamente il dispositivo sul ponte della nave, per garantire a un gruppo ristretto di capi l’accesso a una connessione Internet rapida e non controllata.
La rete creata dalla parabola prese il nome di “STINKY”, un dettaglio che da subito fece storcere il naso agli ufficiali della nave, insospettiti da questo nome singolare. Nonostante ciò, per diversi mesi, la connessione Starlink fu utilizzata da un ristretto gruppo di persone a bordo, fino a quando la situazione non sfuggì di mano.
L’installazione segreta della parabola Starlink
La rete Wi-Fi segreta non fu il frutto di un’operazione improvvisata. Secondo le indagini successive, la parabola Starlink fu installata con una certa perizia, approfittando di un periodo di “blanket in quota”, durante il quale i lavori sul ponte non vengono documentati nei registri ufficiali. Questo permise ai marinai coinvolti di montare il dispositivo senza lasciare tracce evidenti.
Nonostante la delicatezza dell’operazione, tuttavia, i responsabili dell’installazione presero decisioni azzardate. La rete “STINKY” copriva solo una parte della nave, il che costrinse il gruppo a fare ulteriori acquisti, tra cui ripetitori di segnale e cavi, per estendere la copertura Wi-Fi. Questi interventi aggiuntivi non fecero altro che aumentare la visibilità dell’operazione e sollevare sospetti tra il resto dell’equipaggio.
La scoperta e le bugie
Le voci sulla rete segreta cominciarono presto a circolare tra l’equipaggio della USS Manchester. Molti marinai notarono la presenza di una rete Wi-Fi sconosciuta chiamata “STINKY” e iniziarono a fare domande. Quando alcuni di loro chiesero direttamente a Marrero, lei negò qualsiasi coinvolgimento. Addirittura, modificò il nome della rete per farla sembrare una stampante wireless, cercando così di confondere ulteriormente le acque.
Ma i tentativi di copertura non si fermarono qui. Marrero andò oltre, rimuovendo le domande sull’anomala rete dalla “cassetta dei suggerimenti” a bordo, nel disperato tentativo di evitare che il segreto venisse a galla. Nonostante ciò, l’attenzione sull’operazione clandestina continuava a crescere, e alla fine la situazione sfuggì al controllo.
La scoperta del dispositivo e l’indagine
Corte Marziale per una WI-FI – Il colpo di scena arrivò il 18 agosto 2023, quando un lavoratore civile del Naval Information Warfare Center, durante l’installazione di un dispositivo autorizzato della SpaceX, scoprì accidentalmente la parabola Starlink non autorizzata. Questa scoperta innescò una serie di indagini approfondite che rivelarono l’intera operazione segreta.
I responsabili tentarono invano di giustificarsi, con Marrero che provò a creare falsi rapporti per dimostrare che il sistema Starlink era stato utilizzato solo mentre la nave era ancorata in porto. Tuttavia, le evidenze raccolte dagli investigatori smascherarono rapidamente il piano e confermarono che il sistema era stato attivato prima che la nave salpasse verso le acque della Settima Flotta degli Stati Uniti.
Le conseguenze per i responsabili
Come spesso accade in casi di violazioni così gravi delle procedure di sicurezza, le conseguenze furono inevitabili. L’indagine della Marina concluse che almeno 15 capi erano coinvolti nel piano, e tutti ricevettero punizioni amministrative. La stessa Marrero fu sollevata dal suo incarico e si dichiarò colpevole durante una corte marziale tenutasi nella primavera del 2024.
Questo episodio sottolinea quanto siano cruciali le regole di sicurezza informatica nelle operazioni militari, dove un errore, o peggio ancora, una violazione deliberata, può esporre l’intera squadra a rischi considerevoli. Il tentativo di aggirare le limitazioni imposte dalla Marina, in un contesto di operazioni sensibili in una delle aree più delicate al mondo come il Pacifico occidentale, fu non solo imprudente ma anche estremamente pericoloso per l’integrità della missione.
La lezione imparata
L’intera vicenda rappresenta un monito per chiunque operi in ambito governativo o militare: non si può mai sottovalutare l’importanza delle misure di sicurezza, in particolare quando si tratta di operazioni critiche e altamente sensibili. La tentazione di aggirare le regole per un temporaneo vantaggio personale può portare a conseguenze disastrose, sia a livello individuale che collettivo.
Eppure, c’è anche un elemento umano che emerge da questa storia. La necessità di essere connessi, la voglia di rimanere in contatto con il mondo esterno anche durante missioni in mare, spinge le persone a trovare soluzioni, a volte ingegnose, ma pericolose. In questo caso, la parabola Starlink installata sulla USS Manchester si è rivelata una mossa avventata che ha messo a rischio la sicurezza di una nave da guerra degli Stati Uniti.
Read in English
The story of the “STINKY” Wi-Fi network aboard a U.S. warship
The modern world is heavily dependent on internet connectivity, and this need doesn’t disappear, even in the most critical situations. This was demonstrated by a curious episode in 2023, when a group of crew members aboard the USS Manchester, a littoral combat ship, grew tired of the Navy’s restrictions on internet access and took unauthorized initiatives to improve their situation. These sailors secretly installed a Starlink dish on board and created a hidden Wi-Fi network called “STINKY.”
Creative, but Unauthorized, Solutions
Strict cybersecurity rules are a cornerstone of government and military operations. In many governmental settings, especially in sensitive environments like military ships, internet access is heavily regulated to prevent espionage, hacking, and information leaks. However, as is often the case, when restrictions become too burdensome, some individuals look for ways to bypass them.
In the case of the USS Manchester, everything began in early 2023, when Command Senior Chief Grisel Marrero, the senior enlisted leader aboard the ship, spearheaded a plan to purchase a Starlink dish for $2,800. The goal? To secretly install the device on the ship’s deck, providing a small group of senior crew members with access to fast, uncontrolled internet.
The network created by the dish was named “STINKY,” a detail that immediately raised eyebrows among the ship’s officers, who were suspicious of this peculiar name. Nevertheless, for several months, the Starlink connection was used by a select group of individuals on board, until the situation spiraled out of control.
The Secret Installation of the Starlink Dish
The secret Wi-Fi network wasn’t the result of an impromptu operation. According to subsequent investigations, the Starlink dish was installed with some degree of skill, taking advantage of a “blanket in altitude” period, during which work on the deck is not recorded in official logs. This allowed the sailors involved to mount the device without leaving obvious traces.
Despite the delicate nature of the operation, however, the installation team made risky decisions. The “STINKY” network only covered part of the ship, which forced the group to make additional purchases, including signal boosters and cables, to extend the Wi-Fi coverage. These additional interventions only increased the visibility of the operation and raised more suspicion among the rest of the crew.
The Discovery and the Lies
Rumors about the secret network soon began circulating among the crew of the USS Manchester. Many sailors noticed the presence of an unknown Wi-Fi network named “STINKY” and started asking questions. When some of them asked Marrero directly, she denied any involvement. She even went so far as to change the network’s name to make it look like a wireless printer, further muddying the waters.
But the cover-up attempts didn’t stop there. Marrero went further, removing questions about the anomalous network from the ship’s “suggestion box,” in a desperate attempt to keep the secret hidden. Despite this, attention on the clandestine operation continued to grow, and eventually, the situation spun out of control.
The Discovery of the Device and the Investigation
The turning point came on August 18, 2023, when a civilian worker from the Naval Information Warfare Center, while installing an authorized SpaceX device, accidentally discovered the unauthorized Starlink dish. This discovery triggered a series of thorough investigations that revealed the entire secret operation.
The culprits tried in vain to justify their actions, with Marrero attempting to create fake reports to show that the Starlink system had only been used while the ship was docked. However, the evidence collected by investigators quickly exposed the plan and confirmed that the system had been activated before the ship set sail for the waters of the U.S. Seventh Fleet.
Consequences for Those Involved
As often happens in cases of serious breaches of security procedures, the consequences were inevitable. The Navy’s investigation concluded that at least 15 senior crew members were involved in the plan, and all received administrative punishments. Marrero herself was relieved of her duties and pled guilty during a court-martial held in the spring of 2024.
This episode underscores the critical importance of cybersecurity rules in military operations, where one mistake—or worse, a deliberate violation—can expose the entire team to considerable risks. The attempt to circumvent the Navy’s restrictions, in the context of sensitive operations in one of the most critical areas of the world, the Western Pacific, was not only reckless but also extremely dangerous for the integrity of the mission.
Lesson Learned
The entire affair serves as a cautionary tale for anyone working in government or military roles: the importance of security measures can never be underestimated, especially when it comes to critical, highly sensitive operations. The temptation to bypass the rules for temporary personal gain can lead to disastrous consequences, both at the individual and collective levels.
Yet, there’s also a human element that emerges from this story. The need to stay connected, the desire to keep in touch with the outside world even during long sea missions, drives people to find solutions, sometimes ingenious but dangerous ones. In this case, the Starlink dish installed on the USS Manchester proved to be a reckless move that put the security of a U.S. warship at risk.
Fonte/Source: Navy Times