Shotline – Immaginate che un ragazzo di 17, morto durante una sparatoria in una scuola in florida, vi telefoni e vi dica che non avete fatto e non state facendo niente per evitare che queste cose succedano con le seguenti parole:
“Sono passati sei anni e non hai fatto nulla. Non c’è niente che possa fermare tutte le sparatorie avvenute da allora. Sono tornato oggi perché i miei genitori hanno usato l’intelligenza artificiale per ricreare la mia voce per chiamarti. Anche altre vittime come me chiameranno, ancora e ancora, per chiedere un’azione. Quante chiamate ci vorranno perché ti interessi? Quante voci morte sentirai prima di ascoltare finalmente? “
Joaquin Oliver – una delle vittime
Queste frasi, con la voce della vittima Joaquin Oliver, sono state sintetizzate tramite l’utilizzo dell’intelligenza artificiale con il permesso dei genitori del ragazzo deceduto in una delle maggiori stragi avvenute a Parkland in Florida il 14 febbraio 2018 – Nella strage persero la vita 14 studenti e tre membri del personale scolastico.
L’America e le Armi
Negli Stati Uniti, la questione della vendita di armi da fuoco è stata da lungo tempo fonte di dibattito e controversia, soprattutto in relazione alle stragi avvenute nelle scuole. Negli ultimi decenni, il Paese ha assistito a una serie di tragiche sparatorie in istituti scolastici che hanno causato la perdita di vite umane e suscitato un forte dibattito sulla regolamentazione delle armi da fuoco.
L’organizzazione no-Profit (Change the ref) dove tra i fondatori troviamo Manuel Oliver, padre di Joaquin, intraprende campagne di sensibilizzazione sulle leggi troppo permissive che consentono l’acquisto e l’utilizzo di armi da fuoco in America.
L’ultima di queste campagne è stata incentrata sulla riproduzione “post-morte” delle voci delle vittime tramite strumenti generativi di intelligenza artificiale partendo da audio e filmati messi a disposizione dai genitori delle vittime per ricostruire il più fedelmente possibile i toni e le particolarità vocali dei propri cari defunti.
Ma non si ferma qui, attraverso il sito creato con l’aiuto dell’agenzia pubblicitaria MullenLowe è stata studiata una campagna molto provocatoria dando voce alle vere vittime delle stragi e permettendo loro di raccontare la propria storia
La campagna ShotLine
La campagna prende il nome di “The Shotline” (theshotline.org), unione delle parole “shot” (sparo) e “hotline”, termine che si riferisce alle telefonate dirette a personalità della politica internazionale. Questo nome è completamente esplicativo delle intenzioni di Change the Ref, che vuole incoraggiare le persone a contattare le istituzioni.
Gli audio sono disponibili su un sito web dedicato alla campagna, dove è possibile ascoltarli. Si tratta di autentici deepfake, di cui spesso si parla in modo negativo per i danni che possono causare a personaggi di rilievo nel mondo come celebrità o politici. Tuttavia, in questo caso la tecnologia è utilizzata in modo positivo, grazie al contributo e ai permessi concessi dai familiari delle vittime di sparatorie.
Sensibilizzare la gente ad agire sui politici
La partecipazione delle persone riveste un ruolo fondamentale per il successo della comunicazione dell’organizzazione. Tale partecipazione potrà diventare ancora più attiva per coloro che sceglieranno di creare nuovi audio, portando nuove testimonianze e “donando” la voce del proprio caro vittima di sparatoria. Attraverso il sito web, sarà possibile anche questo, previo adeguato processo di verifica. In tal caso, Change the Ref aggiungerà nuovi audio per potenziare ulteriormente la Shotline.
I Numeri ad oggi
I numeri relativi alle chiamate inviate sono importanti
Nell’immagine sotto sono riportate le chiamate aggiornate al 3 Marzo 2024 e sono in continua evoluzione
Shotline – Il deepfake a fin di bene
Nel contesto dell’utilizzo delle tecnologie AI, spesso demonizzate per la creazione di deepfake, è importante riconoscere quando il fine sociale prevale sull’inganno. Questo diventa evidente quando tali strumenti sono impiegati per sensibilizzare l’opinione pubblica e la classe politica su questioni cruciali come le sparatorie nelle scuole.
Credit: The Shotline