Massimo Troisi un artista dalle mille sfaccettature: commovente, buffo, esilarante e tanto altro. Amato sia come come uomo di spettacolo sia come persona.
Era definito “il comico dei sentimenti”, forse, per via del suo viso da “scugnizzo” sempre sorridente e con lo sguardo dolce che è impossibile non ti resti nel cuore!
Ma che cosa c’è ancora di lui a 30 anni dalla sua morte?
Massimo Troisi una piccola biografia
“Massimo Troisi lascia un grande vuoto dentro di noi perchè tutti, da Nord a Sud e da Est a Ovest così come giovani o anziani oppure uomini o donno piangono quell’uomo che fu simbolo di una Napoli esuberante e folcloristica, ma anche delicata e sensibile”
Così affermano, grosso modo, i giornalisti quella mattina di 30 anni fa circa, era il 5 giugno del 1994, quando danno la notizia della morte di Troisi.
Massimo Troisi quando non era ancora Massimo Troisi
Nasce il 19 febbraio 1953 a San Giorgio a Cremano, Napoli.
Già da piccolo era destinato a diventare famoso dato che la madre, Elena, manda una fotografia del figlio alla ditta Mellin che lo sceglie come testimonial per una campagna pubblicitaria del latte in polvere.
Però la sua vita non è “rose e fiori”.
Da piccolo ha febbre reumatica che gli procura dei gravi problemi alla valvola mitrale.
Una patologia che lo accompagnerà lungo tutta la sua vita, tanto è vero che negli anni Settanta è operato negli Stati Uniti d’America da uno dei più validi cardiochirurghi a livello mondiale e, per fortuna, l’intervento riesce bene.
Questa sua salute cagionevole però non gli impedisce di inseguire, con successo, il suo sogno.
La sua carriera
Gli esordi
Dopo tanti anni di teatro riesce a raggiungere il successo assieme a Lello Arena e Enzo Decaro con cui forma il trio “La Smorfia”.
Ma è con “Ricomincio da tre” (1981), quasi tutta in dialetto napoletano, che inizia a entrare nel mondo di celluloide che conta e incomincia così a essere apprezzato sia come attore sia come regista.
Questo film con la colonna sonora curata da Pino Daniele è un vero e proprio campione d’incassi. Resta in cartellone per 20 mesi e si aggiudica, tra gli altri, due David di Donatello.
“Scusate il ritardo” esce nel 1983 ed è la sua opera più autobiografica in quanto mostra fragilità, dubbi e turbamenti di un’artista un pò ribelle che dietro e davanti alla macchina da presa solo quando ne sente la necessità e non quando lo vuole il mondo del cinema.
Se ti perdi un film di Troisi non ti succede niente, lo puoi vedere anche tra un paio d’anni o anche no e vedere il successivo.
Afferma Troisi medesimo
Nonostante ciò quasi nessuno si fa scappare questo film che è diventato un’icona del cinema stesso tanto che alcuni ricordano ancora a memoria delle battute del film stesso come, ad esempio, “Un fiorino”.
Massimo Troisi e Roberto Benigni
La coppia Troisi/Benigni è un’accoppiata vincente tanto che un loro film supera gli incassi di successi come Ghostbuster o Indiana Jones e il tempio maledetto.
Di che film sto parlando? Ma di “Non ci resta che piangere”.
E’ un duo che funziona perchè il primo è titubante quanto il secondo esuberante. Qualcuno li paragona alla coppia Totò e Peppino
I suoi successi continuano in un crescendo.
Si pensi, ad esempio, a “Le vie del signore sono finite” (1987) ed è con questo film che vince il Nastro d’Argento per la sceneggiatura.
E, ancora, con “Che ora è di Ettore Scola” (1989) con cui vince ad ex aequo con Marcello Mastroianni la Coppa Volpi come migliore interpretazione maschile.
Come non menzionare poi l’ultima pellicola scritta e diretta da Troisi vale a dire: “Pensavo fosse amore ….” (1989) anche questo fu un grande successo.
“Il Postino” il suo ultimo lavoro
Nonostante la sua salute non sia delle migliori (sempre febbre reumatica e problemi alla valvola mitrale) decide di fare parte, comunque, del cast de “Il Postino” di Radford per girare il postino.
Non è facile per lui recitare in questo film e, difatti, nelle scene più impegnative si deve fare ricorso a una controfigura.
Ma il film è concluso.
Il giorno dopo l’ultimo ciak a casa della sorella Annamaria a Lido di Ostia Massimo Troisi muore. Aveva 41 anni.
Due curiosità su Troisi
L’amore
L’attore non si è mai sposato e non ha avuto figli tuttavia ha avuto delle storie come con la collega Clarissa Burt o la modella Nathalie Caldonazzo
Il calcio
Il calcio anzi meglio la sua grande passione per il Napoli che lo porterà addirittura a fare una partita benefica con Maradona.
Per maggiori informazioni clicca qui https://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/2024/06/03/massimo-troisi-30-anni-fa-laddio-al-pulcinella-senza-maschera_fa8056f3-62d6-452d-9c91-7a120db52651.html
Foto di copertina By Unknown author – Unknown source, Public Domain, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=31648181