Nuova auto elettrica per la città, La Microlino non è esattamente un’auto perché è omologata come quadriciclo pesante, che riprende le forme della vecchia Isetta, oramai antica “Bubble Car” in produzione dal 1953 al 1961 dalla gloriosa casa costruttrice Iso Rivolta passando poi di mano a diversi costruttori.
Niente di nuovo quindi?
Tutt’altro, la nuova City “Car” è dotata di tecnologie di avanguardia. Per prima cosa è elettrica, che sta ormai diventando una consuetudine, oltre a questo l’interno sembra la location da piccola astronave spaziale con delicati e essenziali dettagli che eliminano tutto il superfluo per raggiungere una linearità da design superiore.
Un ingresso anteriore cambia le regole di utilizzo della tradizionale City Car offrendo una mobilità sostenibile per tragitti urbani.
Le prestazioni della Microlino
Con la batteria da 10.5 kWh riesce a percorrere circa 180 Km, con un motore da 17 Cv può raggiungere i 90 km/h. Utilizzando la batteria da 14 KWh può arrivare a 230 km di autonomia. C’è anche la versione con batteria da 6KWh per una percorribilità dai 90 ai 100 Km di autonomia.
La bubble car può essere guidata a partire dai 16 anni con opportuna patente e può avere a bordo un passeggero ma non può accedere a autostrade e tangenziali.
Ma quanto costa la Microlino?
Il prezzo potrebbe essere il vero freno alla diffusione di questa chicca in quanto, pur trattandosi si un gadget di design diventa difficile pensarla per un utilizzo di massa.
Le versioni della Microlino e i prezzi
La Microlino si presenta in due diverse versioni: Modello Dolce e Modello Competizione, con un prezzo a partire da circa 21.090 euro (Microlino Dolce 6 KWh che diventano 17.090 con i contributi statali) ai quali possono essere aggiunti 1.500 euro per la batteria da 10,5 KWh e 3.000 per quella da 14 KWh. Ulteriori 1.000 euro servono per il modello Competizione.
Stiamo quindi parlando di un oggetto molto esclusivo e sicuramente non per tutti.
Ma siamo sicuri che questa transizione all’elettrico sia veramente conveniente? Io sono del parere che un’automobile di simili fattezze alimentata da un motore termico dovrebbe costare dai 5.000 ai 6.000 euro per diventare veramente diffuso, ma in questo caso purtroppo stiamo parlando della vecchia Isetta.